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Costoro erano discendenti di Gad, capi dell'esercito; il più piccolo ne comandava cento e il più grande mille. (Cronache 1 12, 15)
Essi aiutarono Davide contro i razziatori, perché erano tutti valorosi, e divennero comandanti dell'esercito. (Cronache 1 12, 22)
Di Zàbulon: cinquantamila, arruolati nell'esercito, pronti per la battaglia con tutte le armi da guerra, disposti ad aiutare senza doppiezza. (Cronache 1 12, 34)
Di Aser: quarantamila guerrieri, arruolati nell'esercito e armati per la guerra. (Cronache 1 12, 37)
Quando Tou, re di Camat, udì che Davide aveva sconfitto tutto l'esercito di Adadèzer, re di Soba, (Cronache 1 18, 9)
Ioab, figlio di Seruià, comandava l'esercito; Giòsafat, figlio di Achilùd, era archivista; (Cronache 1 18, 15)
Quando Davide sentì questo, mandò Ioab con tutto l'esercito dei prodi. (Cronache 1 19, 8)
e affidò il resto dell'esercito a suo fratello Abisài, ed essi si schierarono contro gli Ammoniti. (Cronache 1 19, 11)
Gli Aramei, vedendo che erano stati sconfitti da Israele, mandarono a chiamare gli Aramei che erano al di là del Fiume; Sofac, comandante dell'esercito di Adadèzer, era alla loro testa. (Cronache 1 19, 16)
Ma gli Aramei fuggirono davanti a Israele: Davide uccise degli Aramei settemila cavalieri e quarantamila fanti; uccise anche Sofac, comandante dell'esercito. (Cronache 1 19, 18)
All'inizio dell'anno successivo, al tempo in cui i re sono soliti andare in guerra, Ioab, alla testa di un forte esercito, devastò il territorio degli Ammoniti, quindi andò ad assediare Rabbà, mentre Davide rimaneva a Gerusalemme. Ioab occupò e distrusse Rabbà. (Cronache 1 20, 1)
Quindi Davide, insieme con i comandanti dell'esercito, separò per il servizio i figli di Asaf, di Eman e di Idutùn, che profetavano con cetre, arpe e cimbali. Ed ecco il numero di questi uomini, incaricati di tale attività. (Cronache 1 25, 1)