Talált 983 Eredmények: nome di Abramo
Abramo prese la legna dell'olocausto e la caricò sul figlio Isacco, prese in mano il fuoco e il coltello, poi proseguirono tutt'e due insieme. (Genesi 22, 6)
Isacco si rivolse al padre Abramo e disse: «Padre mio!». Rispose: «Eccomi, figlio mio». Riprese: «Ecco qui il fuoco e la legna, ma dov'è l'agnello per l'olocausto?». (Genesi 22, 7)
Abramo rispose: «Dio stesso provvederà l'agnello per l'olocausto, figlio mio!». Proseguirono tutt'e due insieme; (Genesi 22, 8)
così arrivarono al luogo che Dio gli aveva indicato; qui Abramo costruì l'altare, collocò la legna, legò il figlio Isacco e lo depose sull'altare, sopra la legna. (Genesi 22, 9)
Poi Abramo stese la mano e prese il coltello per immolare suo figlio. (Genesi 22, 10)
Ma l'angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: «Abramo, Abramo!». Rispose: «Eccomi!». (Genesi 22, 11)
Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete impigliato con le corna in un cespuglio. Abramo andò a prendere l'ariete e lo offrì in olocausto invece del figlio. (Genesi 22, 13)
Abramo chiamò quel luogo: «Il Signore provvede», perciò oggi si dice: «Sul monte il Signore provvede». (Genesi 22, 14)
Poi l'angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta (Genesi 22, 15)
Poi Abramo tornò dai suoi servi; insieme si misero in cammino verso Bersabea e Abramo abitò a Bersabea. (Genesi 22, 19)
Dopo queste cose, ad Abramo fu portata questa notizia: «Ecco Milca ha partorito figli a Nacor tuo fratello»: (Genesi 22, 20)
Betuèl generò Rebecca: questi otto figli partorì Milca a Nacor, fratello di Abramo. (Genesi 22, 23)