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Renderò la tua discendenza come la polvere della terra; se qualcuno può contare il pulviscolo della terra, anche i tuoi discendenti potrà contare! (Genesi 13, 16)
Ma un fuggitivo venne ad avvertire Abram, l'ebreo, mentre egli era attendato sotto le Querce di Mamre, l'amorreo, fratello di Escol e fratello di Aner; questi erano alleati di Abram. (Genesi 14, 13)
benedisse Abram dicendo: "Sia benedetto Abram dal Dio altissimo, Creatore del cielo e della terra! (Genesi 14, 19)
Poi il re di Sòdoma disse ad Abram: "Dammi le persone, e prendi pure per te i beni". (Genesi 14, 21)
né un filo o un legaccio di calzare, né alcunché di ciò che è tuo io prenderò; sicché tu non possa dire: "Sono io che ho arricchito Abram!". (Genesi 14, 23)
Soggiunse Abram: "Vedi che a me non hai dato discendenza e che un mio domestico sarà mio erede?". (Genesi 15, 3)
Poi lo fece uscir fuori e gli disse: "Guarda in cielo e conta le stelle, se le puoi contare"; e soggiunse: "Tale sarà la tua discendenza". (Genesi 15, 5)
Gli disse: "Prendi una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un ariete di tre anni, una tortora e un pulcino di uccello". (Genesi 15, 9)
Andò a prendere tutti questi animali, spaccandoli in pezzi, e ne pose un pezzo dinanzi all'altro; non divise però gli uccelli. (Genesi 15, 10)
Allora il Signore disse ad Abram: "Devi sapere che la tua discendenza dimorerà come forestiera in una terra non sua; là lavoreranno e li opprimeranno per quattrocento anni. (Genesi 15, 13)
Le disse ancora l'angelo del Signore: "Moltiplicherò assai la tua discendenza e non la si potrà contare a causa della sua moltitudine". (Genesi 16, 10)
E ti renderò fecondo assai assai, di te farò delle nazioni e dei re usciranno da te. (Genesi 17, 6)