Gefunden 2498 Ergebnisse für: Giuseppe e dei suoi fratelli
Su, vendiamolo agli Ismaeliti e la nostra mano non sia contro di lui, perché è nostro fratello e nostra carne». I suoi fratelli lo ascoltarono. (Genesi 37, 27)
Passarono alcuni mercanti madianiti; essi tirarono su ed estrassero Giuseppe dalla cisterna e per venti sicli d'argento vendettero Giuseppe agli Ismaeliti. Così Giuseppe fu condotto in Egitto. (Genesi 37, 28)
Quando Ruben ritornò alla cisterna, ecco Giuseppe non c'era più. Allora si stracciò le vesti, (Genesi 37, 29)
tornò dai suoi fratelli e disse: «Il ragazzo non c'è più, dove andrò io?». (Genesi 37, 30)
Presero allora la tunica di Giuseppe, scannarono un capro e intinsero la tunica nel sangue. (Genesi 37, 31)
Egli la riconobbe e disse: «E' la tunica di mio figlio! Una bestia feroce l'ha divorato. Giuseppe è stato sbranato». (Genesi 37, 33)
Tutti i suoi figli e le sue figlie vennero a consolarlo, ma egli non volle essere consolato dicendo: «No, io voglio scendere in lutto dal figlio mio nella tomba». E il padre suo lo pianse. (Genesi 37, 35)
In quel tempo Giuda si separò dai suoi fratelli e si stabilì presso un uomo di Adullam, di nome Chira. (Genesi 38, 1)
Allora Giuda disse alla nuora Tamar: «Ritorna a casa da tuo padre come vedova fin quando il mio figlio Sela sarà cresciuto». Perché pensava: «Che non muoia anche questo come i suoi fratelli!». Così Tamar se ne andò e ritornò alla casa del padre. (Genesi 38, 11)
Giuseppe era stato condotto in Egitto e Potifar, consigliere del faraone e comandante delle guardie, un Egiziano, lo acquistò da quegli Ismaeliti che l'avevano condotto laggiù. (Genesi 39, 1)
Allora il Signore fu con Giuseppe: a lui tutto riusciva bene e rimase nella casa dell'Egiziano, suo padrone. (Genesi 39, 2)
Così Giuseppe trovò grazia agli occhi di lui e divenne suo servitore personale; anzi quegli lo nominò suo maggiordomo e gli diede in mano tutti i suoi averi. (Genesi 39, 4)